Safeguarding e Tutela Minori
Dal 01/09/2024 la Polisportiva Stella ha nominato un Responsabile per il Safeguarding e la tutela minori:
Alessandro Parma
Cell: 348 0180280
Polisportiva Stella
Regolamento Safeguarding per la salvaguardia dei tesserati
L’Associazione Sportiva Dilettantistica Polisportiva Stella (d’ora in poi, “Polisportiva” o “Polisportiva Stella”) intende offrire ai propri tesserati – soprattutto se minorenni – la possibilità di una crescita sportiva e umana armoniosa in un ambiente rispettoso, equo e libero da forme di violenza e discriminazione. Il diritto alla salute e al benessere psico-fisico dei propri atleti e professionisti costituisce per la Polisportiva un valore imprescindibile, prevalente anche sul risultato sportivo.
Per tale ragione, la Polisportiva intende incentivare il consolidarsi di un ambiente edificante ed inclusivo, che non rinunci al conseguimento del risultato sportivo, ma che sia anche in grado di contrastare ogni forma di abuso, violenza o discriminazione dettata da ragioni di età, sesso, orientamento di genere, provenienza, cultura, religione o estrazione sociale.
Pertanto, in osservanza dei recenti interventi normativi in materia, la Polisportiva Stella ha adottato il presente Regolamento Safeguarding per la salvaguardia dei tesserati (d’ora in poi, “Regolamento”). Detto documento è conforme (1) al d.lgs. 28 febbraio 2021, n. 39; (2) alla Delibera n. 255 emanata dal C.O.N.I. in data 25 luglio 2023 e (3) alle linee guida emanate da FIGC, FIP e FIPAV. Inoltre, con specifico riferimento alla tutela dei minori, sono stati adottati i principi stabiliti dalla Convention on the rights of the child dell’ONU (General Assembly Resolution n. 44/25, 20 novembre 1989).
Il Regolamento si compone di una parte introduttiva, in cui (1) vengono riportati i principali riferimenti normativi (2) vengono dettagliate le molteplici forme di abuso, violenza e discriminazione e (3) vengono individuate le aree di attività maggiormente esposte al rischio di realizzazione delle forme di abuso, violenza e discriminazione a danno dei tesserati, soprattutto se minorenni. Inoltre, il Regolamento contiene un modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva (d’ora in poi, “Modello”) che (a) include alcuni principi generali per incentivare lo sviluppo psico-fisico degli atleti, favorire la parità di genere tra i tesserati e assicurare la generale consapevolezza di tutti i professionisti sulle tematiche di safeguarding; (b) stabilisce alcuni codici di condotta che disciplinino lo svolgimento delle attività ricomprese nelle aree a rischio per tutelare i minori e prevenire le molestie, la violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione; (c) sviluppa una procedura per una pronta segnalazione ed una efficace gestione di eventuali segnalazioni di abusi, violenze o discriminazioni.
Il Regolamento si applica a tutti coloro che, con qualsiasi funzione o titolo, partecipano alle attività della Polisportiva.
Il Regolamento è valido a far data dal giorno della sua approvazione (indicata in copertina). Ogni eventuale successivo aggiornamento annulla e sostituisce tutte le versioni emesse precedentemente.
Ai sensi del presente Regolamento valgono le definizioni di seguito riportate. Ai fini del presente Regolamento, i termini definiti al singolare si intendono anche al plurale ove il contesto lo richieda.
Abuso | Ogni forma di abuso, violenza o discriminazione. In particolare, (1) abuso psicologico; (2) abuso fisico; (3) molestia sessuale; (4) abuso sessuale; (5) negligenza; (6) incuria; (7) abuso di matrice religiosa; (8) bullismo e cyberbullismo; (9) comportamenti discriminatori.[1] Per le definizioni delle singole fattispecie di abuso, violenza o discriminazione sopra riportate, si faccia riferimento al successivo § “Le condotte costituenti abuso, violenza e discriminazione” |
Atleta | Ogni soggetto, maggiorenne o minorenne, regolarmente tesserato, che pratica le discipline agonistiche del calcio, del basket o della pallavolo con le squadre della Polisportiva, sia maschili che femminili |
C.O.N.I. | Comitato Olimpico Nazionale Italiano |
FIGC | Federazione Italiana Giuoco Calcio |
FIP | Federazione Italiana Pallacanestro |
FIPAV | Federazione Italiana Pallavolo |
Minore | Ogni essere umano che non abbia ancora raggiunto diciotto anni di età |
Responsabile Safeguarding | Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, dotato di adeguata competenza, autonomia e indipendenza e incaricato di gestire eventuali segnalazioni di abusi, violenze o discriminazioni anche attraverso l’esercizio di poteri di (1) accesso ad informazioni e centri sportivi (2) audizione e (3) ispezione, anche senza preavviso |
Tesserato | Tutti i soggetti che hanno il diritto di partecipare, con qualsiasi funzione o titolo, alle attività e alle competizioni organizzate dagli organismi di riferimento e di svolgere attività sportiva con la Polisportiva. A titolo esemplificativo, (1) atleti; (2) staff tecnico, atletico, sanitario, organizzativo; (3) dirigenti sportivi e collaboratori |
Staff | Corpo tecnico, tattico, atletico, sanitario e di supporto che collaborano alla preparazione degli allenamenti e assistono le squadre nella partecipazione alle manifestazioni sportive. A titolo meramente esemplificativo: (1) allenatori; (2) assistenti degli allenatori; (3) preparatori atletici; (4) assistenti sanitari; (5) fisioterapisti; (6) accompagnatori ufficiali |
Riferimenti normativi
Il Regolamento è predisposto nel rispetto di quanto segue:
- Convention on the rights of the child, ONU (General Assembly Resolution n. 44/25, 20 Novembre 1989);
- UEFA, “Competition-specific Child and Youth Protection Guidelines”;
- Convenzione sui diritti dell’infanzia, UNICEFF;
- d. lgs. 11 aprile 2006, n. 198, Codice delle Pari Opportunità;
- l. 8 agosto 2019, n. 86 recante “deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione”;
- d. lgs. 28 febbraio 2021, n. 36 “attuazione dell’articolo 5 della legge 8 agosto 2019, n. 86, recante riordino e riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonché di lavoro sportivo”
- d. lgs. 28 febbraio 2021, n. 39 “attuazione dell’articolo 8 della legge 8 agosto 2019, n. 86, recante semplificazione di adempimenti relativi agli organismi sportivi”;
- Delibera n. 255 del 25 luglio 2023 della Giunta Nazionale del C.O.N.I. di adozione del Modello di Regolamento per la prevenzione e il contrasto agli abusi, violenze e discriminazioni sui tesserati (Regolamento Safeguarding);
- Osservatorio Permanente C.O.N.I. per le Politiche di Safeguarding, “Principi fondamentali per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione”;
- FIGC, “Linee Guida”;
- FIP, “Linee Guida per la predisposizione dei modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione”;
- FIPAV, “Linee Guida per l’adeguamento alle politiche di Safeguarding”
Le condotte costituenti abuso, violenza e discriminazione
Tutti i Tesserati, in particolar modo se Minori, hanno il diritto fondamentale di essere trattati con rispetto e dignità nonché di essere tutelati da ogni forma di abuso, violenza e di discriminazione, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione o condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.
Secondo quanto previsto dai riferimenti normativi sopra riportati, costituiscono fattispecie di abuso, violenza e discriminazione (congiuntamente, “Abuso” – § “Definizioni”):
Abuso psicologico | Qualunque atto indesiderato, tra cui la mancanza di rispetto, il confinamento, la sopraffazione, l’isolamento o qualsiasi altro trattamento che possa incidere sul senso di identità, dignità e autostima, ovvero tale da intimidire, turbare o alterare la serenità del tesserato, anche se perpetrato attraverso l’utilizzo di strumenti digitali. |
Abuso fisico | Qualunque condotta consumata o tentata (tra cui botte, pugni, percosse, soffocamento, schiaffi, calci o lancio di oggetti), che sia in grado in senso reale o potenziale di procurare direttamente o indirettamente un danno alla salute, un trauma, lesioni fisiche o che danneggi lo sviluppo psico-fisico del minore tanto da compromettergli una sana e serena crescita. Tali atti possono anche consistere nell’indurre un tesserato a svolgere (al fine di una migliore performance sportiva) un’attività fisica inappropriata come il somministrare carichi di allenamento inadeguati in base all’età, genere, struttura e capacità fisica oppure forzare ad allenarsi atleti ammalati, infortunati o comunque doloranti, nonché nell’uso improprio, eccessivo, illecito o arbitrario di strumenti sportivi. In quest’ambito rientrano anche quei comportamenti che favoriscono il consumo di alcool, di sostanze comunque vietate da norme vigenti o le pratiche di doping |
Molestia sessuale | Qualunque atto o comportamento indesiderato e non gradito di natura sessuale, sia esso verbale, non verbale o fisico che comporti una grave noia, fastidio o disturbo. Tali atti o comportamenti possono anche consistere nell’assumere un linguaggio del corpo inappropriato, nel rivolgere osservazioni o allusioni sessualmente esplicite, nonché richieste indesiderate o non gradite aventi connotazione sessuale, ovvero telefonate, messaggi, lettere od ogni altra forma di comunicazione a contenuto sessuale, anche con effetto intimidatorio, degradante o umiliante |
Abuso sessuale | Qualsiasi comportamento o condotta avente connotazione sessuale, senza contatto, o con contatto e considerata non desiderata, o il cui consenso è costretto, manipolato, non dato o negato. Può consistere anche nel costringere un tesserato a porre in essere condotte sessuali inappropriate o indesiderate, o nell’osservare il tesserato in condizioni e contesti non appropriati |
Negligenza | Mancato intervento di un dirigente, tecnico o qualsiasi Tesserato, anche in ragione dei doveri che derivano dal suo ruolo, il quale, presa conoscenza di uno degli eventi, o comportamento, o condotta, o atto di cui al presente documento, omette di intervenire causando un danno, permettendo che venga causato un danno o creando un pericolo imminente di danno. Può consistere anche nel persistente e sistematico disinteresse, ovvero trascuratezza, dei bisogni fisici e/o psicologici del Tesserato |
Incuria | Mancata soddisfazione delle necessità fondamentali a livello fisico, medico, educativo ed emotivo |
Abuso di matrice religiosa | Impedimento, condizionamento o limitazione del diritto di professare liberamente la propria fede religiosa e di esercitarne in privato o in pubblico il culto purché non si tratti di riti contrari al buon costume |
Bullismo e cyberbullismo | Qualsiasi comportamento offensivo o aggressivo che un singolo individuo o più soggetti possono mettere in atto, personalmente, attraverso i social network o altri strumenti di comunicazione, sia in maniera isolata, sia ripetutamente nel corso del tempo, ai danni di uno o più Tesserati con lo scopo di esercitare un potere o un dominio sul Tesserato. Possono anche consistere in comportamenti di prevaricazione e sopraffazione ripetuti e atti ad intimidire o turbare un tesserato che determinano una condizione di disagio, insicurezza, paura, esclusione o isolamento (tra cui umiliazioni, critiche riguardanti l’aspetto fisico, minacce verbali, anche in relazione alla performance sportiva, diffusione di notizie infondate, minacce di ripercussioni fisiche o di danneggiamento di oggetti posseduti dalla vittima) |
Comportamenti discriminatori | Qualsiasi comportamento finalizzato a conseguire un effetto discriminatorio basato su etnia, colore, caratteristiche fisiche, genere, status social-economico, prestazioni sportive e capacità atletiche, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale |
Alla luce di quanto sopra riportato, è possibile individuare alcune aree di attività, poste in essere quotidianamente all’interno della Polisportiva, in cui è astrattamente plausibile che si verifichino rischi di Abuso a danno dei Tesserati, soprattutto se Minori (d’ora in poi, “Aree a rischio”). In particolare:
- selezione dello staff tecnico, atletico, sanitario e organizzativo e degli altri professionisti, con particolare riferimento ai soggetti che entrano in contatto con gli atleti, soprattutto se Minori;
- gestione degli spazi adibiti a luoghi di preparazione degli atleti agli allenamenti (spogliatoi, docce, aree di confronto tecnico-tattico, etc.);
- gestione degli spazi di allenamento degli atleti (palestre, campi di gioco);
- gestione degli aspetti sanitari (raccolta di certificati di idoneità sportiva, fisioterapia, interventi lenitivi o di primo soccorso, etc.);
- gestione dei rapporti con soggetti esterni alla Polisportiva;
- gestione della logistica dei trasporti e delle trasferte;
- gestione delle attività promozionali e utilizzo di materiale audio, video e fotografico, soprattutto se relativo a Minori.
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Il Modello di organizzazione e controllo
In conformità a quanto previsto dall’art. 16, d. lgs. 28 febbraio 2021, n. 39, la Polisportiva Stella ha adottato il presente Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva, che prevede alcuni principi chiave che devono essere rispettati da tutti i Tesserati e da tutti coloro che, a vario titolo, collaborano con la Polisportiva. Il Modello, inoltre, contenente i codici di condotta per (1) tutelare i Minori e (2) prevenire le molestie, le violenze di genere e tutte le altre forme di discriminazione.
Si riportano di seguito i principi generali a cui la Polisportiva Stella si ispira per garantire lo svolgimento delle attività sportive in un ambiente sano. In particolare:
- lealtà, probità e correttezza: la Polisportiva intende richiamare ad una responsabilità collettiva di tutti i Tesserati per lo sviluppo di un ambiente sportivo e umano che non rinunci ad una sana competizione, ma che sappia valorizzare ed incentivare le espressioni di sostegno reciproco, di unità, rettitudine (dentro e fuori dal campo) e correttezza;
- inclusività, dignità e rispetto: la Polisportiva Stella vuole garantire il pieno sviluppo fisico, emotivo, intellettuale e sociale di ogni Atleta, con particolare riguardo ai Minori. Pertanto, si impegna ad individuare e rimuovere ogni forma di discriminazione dettata da ragioni di età, genere, orientamento sessuale, provenienza, religione e background sociale. Non saranno tollerati atteggiamenti irrispettosi nei confronti dei Tesserati, tutti accumunati da pari dignità a prescindere dal talento e dal risultato sportivo;
- uguaglianza ed equità: in ragione della pari dignità che accomuna ogni Tesserato della Polisportiva, tutti meritano un trattamento equo, basato su parametri oggettivi e trasparenti e non dettato da favoritismi ingiustificati;
- valorizzazione della diversità: la Polisportiva vuole essere un luogo di accoglienza ed educazione tramite la pratica sportiva. Attraverso lo sport, infatti, ogni Tesserato può scoprire i propri talenti e la propria unicità. Inoltre, la Polisportiva intende tenere in considerazione le peculiarità di tutti, favorendo la crescita personale attraverso percorsi adeguati. In particolare, l’intensità della pratica sportiva deve modularsi secondo il grado di sviluppo psico-fisico degli Atleti, così da essere un’esperienza sicura, positiva e divertente per tutti;
- tutela della salute: l’integrità psico-fisica degli Atleti e di tutti i Tesserati è un valore imprescindibile, prevalente anche sul risultato sportivo. In tal senso, lo sforzo agonistico per il raggiungimento del risultato sportivo non deve condurre alla creazione di un ambiente lesivo dell’integrità fisica e psichica degli Atleti e non deve ingenerare malsane forme di competizione. Inoltre, la Polisportiva intende sostenere tutti i Tesserati nella rilevazione e nella gestione di patologie, disagi e disturbi, anche legati all’alimentazione [•];
- collaborazione, formazione e informazione: la Polisportiva ritiene che il modo più efficace per garantire la creazione di un ambiente sano e rispettoso sia quello di coinvolgere tutti in un unico sforzo comune e aumentare il generale livello di consapevolezza. Pertanto, il presente Regolamento sarà pubblicato sul sito web della Polisportiva e sarà oggetto di momenti di formazione periodica e reciproco confronto. Tutti i Tesserati sono chiamati a considerare responsabilità personale l’applicazione dei principi e delle regole contenute nel Regolamento;
- tolleranza “zero”: la Polisportiva non tollera alcuna forma di abuso, violenza, molestia o discriminazione, comunque perpetrata. Pertanto, il presente Regolamento stabilisce regole operative per favorire la gestione tempestiva, efficace e riservata di ogni eventuale segnalazione di Abuso, anche solo sospettato.
I codici di condotta della Polisportiva
La Polisportiva ha individuato le Aree a rischio (§ “Le aree a rischio”) in cui è astrattamente plausibile che si realizzi il rischio di Abuso a danno dei Tesserati, soprattutto se Minori. Per ciascuna di esse, il presente Regolamento predispone dei codici di condotta che stabiliscono (1) regole operative (ad esempio, obblighi, divieti, standard di condotta e buone pratiche); (2) misure di controllo e (3) attività periodiche di verifica che, se adeguatamente rispettate, possono contribuire a:
- tutelare i Minori;
- prevenire le molestie, le violenze di genere e ogni altra forma di discriminazione, comunque perpetrate a danno dei Tesserati;
- rimuovere gli ostacoli che impediscano la promozione del benessere e dello sviluppo psico-fisico degli Atleti, soprattutto se Minori;
- creare un ambiente sano, inclusivo, stimolante e consapevole.
I codici di condotta si articolano sulla base dei seguenti criteri operativi:
- segregazione dei ruoli, controllo reciproco, condivisione delle responsabilità e multiple checks: le attività tipiche della Polisportiva devono essere effettuate da soggetti diversi contemporaneamente, affinché nessuno possa disporre di poteri illimitati e svincolati dalla verifica di altre funzioni e sia garantita una più sostenibile gestione delle responsabilità. Inoltre, tenendo in considerazione il contesto, i mezzi a disposizione e la rilevanza della situazione, le principali scelte operative devono essere sottoposte al vaglio di verifiche multiple;
- accompagnamento, condivisione, coordinamento, supervisione e monitoraggio: il pieno sviluppo psico-fisico degli Atleti e dei Tesserati, soprattutto se Minori, deve essere un obiettivo condiviso tra tutti coloro che, a vario titolo, sono coinvolti nelle attività della Polisportiva. Nello specifico, è necessario favorire lo sviluppo di una cultura della condivisione e del reciproco accompagnamento nelle scelte e nelle azioni quotidiane che impattano sul benessere dei Tesserati, attraverso momenti di coordinamento, supervisione e monitoraggio;
- professionalità: l’accompagnamento degli Atleti e dei Tesserati è effettuato con il coinvolgimento di figure professionali dotate di specifiche competenze e adeguata esperienza;
- tracciabilità e verificabilità: tutte le attività svolte devono essere adeguatamente documentate, così da essere facilmente verificate da chiunque. L’iter decisionale e autorizzativo di ogni operazione deve essere sufficientemente trasparente così da essere facilmente ripercorribile.
1.1. La selezione dello Staff deve avvenire tramite un iter che prevede più passaggi valutativi posti in essere da soggetti diversi sulla base di criteri formali e di valore oggettivi, condivisi e verificabili.
1.2. Nelle diverse fasi della selezione, è buona regola che i giudizi espressi nei confronti dei soggetti candidati siano formulati per iscritto, secondo i principi di tracciabilità e verificabilità.
1.3. Tenendo in considerazione il contesto, i mezzi a disposizione e la rilevanza della situazione (ad esempio, se si tratta di Staff direttamente coinvolto con Minori),vengono raccolti, in un tempo congruo, il casellario giudiziale di cui al D.P.R. 14 novembre 2002, n. 313 e s.m.i., nonché il certificato dei carichi pendenti.
1.4. Tutti i rapporti professionali che si stabiliscono con i candidati selezionati devono essere formalizzati per iscritto e debitamente archiviati.
1.5. Il personale selezionato deve sempre garantire la massima serietà nello svolgimento dei corsi di formazione e aggiornamento, sia obbligatori che suggeriti e consigliati dalla Polisportiva.
2. Gestione degli spazi adibiti a luoghi di preparazione agli allenamenti
2.1. Salvo diversa indicazione esplicita, negli spazi adibiti a luoghi di preparazione degli allenamenti come, ad esempio, spogliatoi, docce, sale tecniche, ambulatori (d’ora in poi, congiuntamente “Spazi Riservati”) possono accedere, oltre agli Atleti, solo ed esclusivamente professionisti della Polisportiva a ciò espressamente autorizzati, solo per ragioni oggettive e condivise e solo per il tempo strettamente necessario.Nel caso in cui gli Atleti fossero di sesso diverso rispetto ai professionisti presenti, questi ultimi non possono accedere negli Spazi Riservati fino a che gli Atleti non siano interamente vestiti. Lo Staff dispone di Spazi Riservati distinti da quelli dedicati agli Atleti.
2.2. Con riferimento alle squadre composte da Atleti minorenni, nelle zone adiacenti agli Spazi Riservati devono essere presenti almeno due professionisti della Polisportiva per monitorare le attività e assistere gli Atleti in caso di necessità. Negli Spazi Riservati in cui sono presenti Minori, l’accesso è garantito solo ed esclusivamente a genitori/accompagnatori noti e autorizzati e solo per il tempo strettamente necessario ad assistere gli Atleti nelle attività di washing e dressing. Eventuali deroghe a quanto riportato devono essere giustificate da ragioni oggettive, condivise e verificabili. È comunque fatto divieto allo Staff di indugiare in situazione di rapporto one-to-one con Atleti minorenni.
2.3. Tutti gli Atleti sono responsabili del rispetto e della cura dei beni e delle persone presenti negli Spazi Riservati. È sempre richiesto da parte di tutti un atteggiamento serio, decoroso, inclusivo, attento e costruttivo. Non sono tollerate forme di Abuso, comunque perpetrate.
3. Gestione degli spazi di allenamento
3.1. La gestione delle attività sui campi di allenamento è demandata agli allenatori che devono essere accompagnati sempre da almeno un altro membro dello Staff. Durante gli allenamenti di squadre di Atleti minorenni, è fatto divieto allo Staff di indugiare in situazione di rapporto one-to-one. In ogni caso, comunque, i membri dello Staff coinvolti negli allenamenti devono (1) mantenere un atteggiamento di equilibrio psicologico e trasparenza affettiva; (2) utilizzare un linguaggio rispettoso e adeguato a ogni diversa situazione; (3) astenersi da comportamenti e atteggiamenti autoreferenziali e (4) incentivare sempre un clima di sana competizione, rispetto e reciproco sostegno. Gli Staff, inoltre, devono partecipare con serietà e dedizione ai momenti di coordinamento, formazione, indirizzo, supervisione e reciproco confronto organizzati dalla Polisportiva.
3.2. Agli allenamenti di squadre di Atleti minorenni possono assistere i genitori e gli accompagnatori che, comunque, devono rispettare le indicazioni dello Staff e mantenere sempre un atteggiamento corretto, edificante e sobrio.
3.3. Gli Atleti che partecipano agli allenamenti sono responsabili del rispetto e della cura dei beni e delle persone presenti. Sono, inoltre, chiamati a seguire le indicazioni degli Staff e a contribuire allo sviluppo di un ambiente positivo, sicuro e stimolante per la pratica sportiva.
4. Gestione degli aspetti sanitari
4.1. Ilcoinvolgimento degli Atleti e, in generale, dei Tesserati, deve avvenire nel rispetto degli adempimenti sanitari richiesti dalle normative vigenti. La Polisportiva si incarica di verificare che Atleti e Tesserati siano in possesso dei necessari certificati di idoneità sportiva.
4.2. Gli Staff che dirigono e assistono le squadre devono evitare di compiere in situazioni di rapporto one-to-one interventi e prestazioni sanitarie che comportino necessari contatti fisici con gli Atleti, soprattutto se Minori (ad esempio, fisioterapia, interventi lenitivi o di primo soccorso). Qualora, per circostanze inevitabili e non gestibili diversamente, dovesse rendersi necessario lo svolgimento di attività in rapporto esclusivamente personale con gli Atleti – soprattutto se Minori – la situazione deve essere tempestivamente portata all’attenzione dei dirigenti della Polisportiva.
4.3. Nel rispetto di quanto previsto nel precedente § “Principi Generali – tutela della salute”, i Tesserati hanno cura di valorizzare, oltre agli aspetti agonistici, il benessere psico-fisico degli Atleti e la loro crescita sana ed armoniosa. In tale contesto, i Tesserati che dovessero riscontrate sugli Atleti i segni e gli indicatori di violenze e abusi (fisici e psichici) devono coinvolgere immediatamente il Responsabile Safeguarding e collaborare alla tempestiva ed efficace gestione della situazione.
5. Gestione dei rapporti con soggetti esterni alla Polisportiva
5.1. Ai sensi del presente codice di condotta, si intende per Soggetti Esterni (1) i genitori o coloro che esercitano la responsabilità genitoriale; (2) gli accompagnatori; (3) sostenitori; (4) tutti coloro che, non facendo parte dei professionisti tesserati della Polisportiva, collaborano – anche a titolo volontario – allo svolgimento delle attività sportive.
5.2. I Tesserati devono, ciascuno secondo il proprio livello di responsabilità, improntare i rapporti con i Soggetti Esterni alla massima serietà e trasparenza, mantenendo alta la soglia di attenzione ma adottando sempre uno spirito di collaborazione e condivisione. In particolare, gli Staff di squadre di Atleti minorenni favoriscono l’instaurarsi di rapporti di reciproca fiducia. Fatta salva la chiara distinzione dei ruoli e delle responsabilità, i genitori e gli accompagnatori di Atleti minorenni devono essere coinvolti così da contribuire allo sviluppo di un clima sicuro, stimolante, divertente e costruttivo per i Minori.
5.3. I membri degli Staff, soprattutto se responsabili di squadre di Atleti minorenni, sono chiamati a trasmettere ai Soggetti Esterni le regole predisposte dalla Polisportiva in tema di tutela dei Minori e prevenzione degli Abusi.
5.4. Fatto salvo quanto previsto nei precedenti codici di condotta n. 2 e 3, lo Staff si assicura che i Minori siano affidati nuovamente alle cure dei propri genitori o accompagnatori al termine delle attività sportive.
6. Gestione della logistica dei trasporti e delle trasferte
6.1. Le attività connesse alla gestione della logistica dei trasporti e delle trasferte devono essere svolte avendo cura di salvaguardare l’incolumità psico-fisica degli Atleti, soprattutto se Minori.
6.2. Le attività in oggetto devono essere svolte da più professionisti contemporaneamente, così da evitare il concretizzarsi di situazioni di rapporto one-to-one con gli Atleti, soprattutto se Minori. Qualora, per circostanze inevitabili e non gestibili diversamente, dovesse rendersi necessario lo svolgimento di attività in rapporto esclusivamente personale con gli Atleti – soprattutto se Minori – la situazione deve essere tempestivamente portata all’attenzione dei dirigenti della Polisportiva.
6.3. GliAtleti devono attenersi rigorosamente alle indicazioni fornite dalla Polisportiva in caso di trasporti e trasferte, mantenendo sempre un comportamento serio e morigerato. In particolare, gli Atleti non si devono allontanare dal gruppo squadra, se non per ragioni oggettive e previo consulto con lo Staff. La destinazione della trasferta può essere raggiunta in autonomia solo previa comunicazione allo Staff.
6.4. I genitori e gli accompagnatori possono seguire le squadre e contribuire con mezzi propri alle attività di trasporto e partecipazione alle trasferte solo a seguito di comunicazione alla Polisportiva e, comunque, nel rispetto delle indicazioni fornite dagli Staff responsabili.
7. utilizzo di materiale audio, video e fotografico e gestione delle chat
7.1. L’utilizzo di materiale video, audio e fotografico che veicola informazioni personali dei Tesserati deve avvenire nel rispetto delle normative vigenti in tema di trattamento dei dati e di tutela dell’immagine, nonché in osservanza del materiale informativo predisposto e delle indicazioni di volta in volta fornite.
7.2. Le iniziative che prevedono l’utilizzo di materiale video, audio e fotografico relativo a Minori devono essere poste in essere solo da professionisti specificamente incaricati, secondo strategie coordinate e condivise e solo previa raccolta e conservazione del consenso scritto dei genitori o di coloro che esercitano sui Minori la responsabilità genitoriale.
7.3. Salvo quanto riportato nei punti precedenti, è fatto divieto a tutti i Tesserati di condividere materiale video, audio e fotografico su supporti digitali non ufficialmente utilizzati dalla Polisportiva, se non previa cancellazione di tutti gli elementi in grado di ricondurre all’identità degli Atleti, soprattutto se Minori.
7.4. Gli Staff e i dirigenti della Polisportiva si fanno carico di trasmettere, tramite apposite modalità comunicative, ai Soggetti Esterni (§ 5.1.) le regole da applicare nell’utilizzo di materiale video, audio e fotografico. In ogni caso, la Polisportiva si incarica di favorire un clima di prudenza e serietà rispetto alle tematiche in oggetto.
7.5. Oltre a quanto previsto nei punti precedenti, gli Atleti e i Tesseratinon devono utilizzare i dispositivi elettronici in modo inappropriato, offensivo e discriminatorio. In particolare, il contenuto dei post pubblicati sui social network e sugli strumenti di comunicazione digitale non deve ledere la dignità e l’incolumità psico-fisica di Atleti e Tesserati.
7.6. L’utilizzo delle chat di squadra è gestito dagli Staff responsabili che si fanno carico di trasmettere solo le informazioni necessarie all’organizzazione delle attività sportive. In tale contesto, non è ammessa la condivisione di materiale video, audio e fotografico relativo agli Atleti, soprattutto se Minori.
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Il Responsabile Safeguarding e il dovere di segnalazione
È nominato il Responsabile Safeguarding, nella persona di Parma Alessandro a cui sono demandati i compiti di vigilare sull’efficacia del Regolamento e, così, garantire l’incolumità psico-fisica degli Atleti – soprattutto se Minori – e prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione. Il nominativo e i dati di contatto del Responsabile Safeguarding sono pubblicati sul sito web della Polisportiva.
Tutti i Tesserati che rilevano la presenza di segnali di Abuso (anche solo sospettati) sono chiamati ad agire tempestivamente e a coinvolgere il Responsabile Safeguarding. Le informazioni riportate devono essere il più possibile circostanziate e in grado di fornire tutti gli elementi utili a consentire le dovute e appropriate verifiche a riscontro della fondatezza dei fatti indicati. É fortemente raccomandata a tutti coloro che effettuano segnalazioni di Abusi (d’ora in poi, “Segnalanti”) la massima precisione nel riportare i fatti segnalati e nell’indicare i propri dati di contatto.
È garantita la massima protezione dei Segnalanti. In tal senso, è vietato ogni atto ritorsivo o di vittimizzazione inflitto a coloro che:
- hanno presentato una segnalazione;
- hanno assistito un altro Tesserato nel presentare una segnalazione;
- hanno reso testimonianza o audizione in procedimenti in materia di abusi, violenze o discriminazioni
Inoltre, non sono previste sanzioni per coloro che in buona fede comunicano al Responsabile Safeguarding fatti che, all’esito di istruttoria, non trovano riscontro. Tuttavia, chiunque effettui con dolo o colpa grave una segnalazione falsa sarà soggetto a sanzioni disciplinari comminate dall’organo di governo della Polisportiva.
Il Responsabile Safeguarding è dotato di competenza, autonomia, indipendenza e continuità d’azione. Al fine di adempiere ai propri compiti, il Responsabile Safeguarding ha la facoltà di (1) accedere ad informazioni e strutture sportive; (2) svolgere audizioni e ispezioni, anche senza preavviso; (3) coinvolgere a suo giudizio professionisti e consulenti esterni; (4) porre in essere qualsiasi altra attività che ritiene utile e necessaria.
La Gestione delle segnalazioni di Abusi
Quando riceve una segnalazione di Abuso (anche solo sospettato), il Responsabile Safeguarding:
- valuta le segnalazioni di potenziali abusi provenienti dai Segnalanti;
- protegge la riservatezza dell’identità dei Segnalanti;
- svolge verifiche istruttorie, tramite le modalità ritenute adeguate secondo il suo insindacabile giudizio;
- suggerisce all’organo dirigente di adottare misure preventive per (1) garantire l’incolumità dei Tesserati, soprattutto se Minori o (2) interrompere situazioni critiche o emergenziali in attesa che sia conclusa la fase istruttoria;
- una volta conclusa la fase istruttoria, suggerisce all’organo di governo della Polisportiva eventuali misure da adottare.
Nello svolgimento delle proprie attività, il Responsabile Safeguarding opera sempre nel rispetto del Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR). In particolare, il Responsabile Safeguarding è tenuto a conservare in un luogo ordinato e sicuro la documentazione a supporto delle segnalazioni ricevute. Tali informazioni sono conservate solo ed esclusivamente per il tempo necessario (1) all’espletamento delle attività istruttorie e (2) all’esecuzione delle misure relative agli interventi disciplinari e (3) alla tutela dei propri interessi o alla difesa di proprie posizioni, anche in sede processuale.
Ricezione e prima valutazione della segnalazione
Il Responsabile Safeguarding riceve e analizza tutte le segnalazioni e rilascia tempestivamente al Segnalante un avviso di ricevimento e di presa in carico. Qualora i fatti segnalati risultino ad una prima disamina del tutto privi di fondamento, il Responsabile provvede ad avvisare il Segnalante e ad archiviare la segnalazione.
Se, a seguito dell’analisi di cui al precedente § “Ricezione e prima valutazione della segnalazione”, la segnalazione non risulta palesemente infondata, il Responsabile Safeguarding dà avvio alla fase istruttoria con l’obiettivo di approfondire quanto comunicato. In tale contesto, il Responsabile Safeguarding ha la facoltà di porre in essere tutte le verifiche che ritiene necessarie per un’efficace e tempestiva gestione del fatto segnalato.
Durante la fase istruttoria, il Responsabile Safeguarding agisce avendo cura di perseguire i seguenti obiettivi: (1) tutelare l’incolumità dei Tesserati, soprattutto se Minori; (2) approfondire i fatti segnalati; (3) proteggere la riservatezza dell’identità dei Segnalanti; (4) evitare inutili danni reputazionali ai soggetti coinvolti nella segnalazione; (5) rispettare le normative di volta in volta rilevanti. Le attività istruttorie devono essere svolte tempestivamente. Il Responsabile Safeguarding deve concludere l’attività istruttoria entro un termine congruo, tenendo in considerazione (1) la complessità e la delicatezza dei fatti segnalati; (2) il contesto in cui si svolgono le attività istruttorie.
Nel caso in cui l’esito dell’istruttoria porti ad accertare l’infondatezza di quanto segnalato, il Responsabile Safeguarding archivia la segnalazione, dandone informazione al Segnalante, eventualmente suggerendo all’organo di governo della Polisportiva l’adozione di provvedimenti disciplinari.
Nel caso in cui l’esito dell’istruttoria porti ad escludere l’infondatezza di quanto segnalato, il Responsabile Safeguarding (1) informa l’organo di governo della Polisportiva dell’esito dell’istruttoria e (2) suggerisce l’adozione di azioni conseguenti. Qualora la segnalazione riguardi uno o più componenti dell’organo di governo, il Responsabile Safeguarding provvederà a svolgere le proprie attività avendo cura di comunicare solo ed esclusivamente con gli altri componenti non coinvolti.
La Polisportiva pubblica il presente Regolamento sul proprio sito web e si impegna a diffonderne la conoscenza a tutti i Tesserati. In particolare, saranno svolte iniziative formative con cadenza periodica.
Le risorse umane, all’atto dell’assunzione, riceveranno copia del Regolamento e sottoscriveranno apposita dichiarazione di presa visione.
È raccomandata a tutti i Tesserati la massima serietà nel partecipare alle sedute di formazione, nonché ai momenti di supervisione e reciproco confronto sulle tematiche trattate nel Regolamento.
Rispetto del regolamento e conseguenze disciplinari
La tutela dei Minori e la prevenzione dagli Abusi costituiscono un obiettivo primario ed irrinunciabile. Il presente Regolamento, quindi, deve essere conosciuto e rispettato in tutte le sue parti da coloro che, a vario titolo, sono coinvolti nelle attività della Polisportiva Stella.
Il mancato rispetto del Regolamento ad opera degli Atleti costituisce inadempimento agli obblighi assunti con il tesseramento e il coinvolgimento nelle squadre della Polisportiva e dà luogo all’applicazione delle sanzioni disciplinari. Le sanzioni saranno applicate dall’organo dirigente nel rispetto di quanto previsto dalla legge e dalla regolamentazione di settore.
Il mancato rispetto del Regolamento da parte degli altri Tesserati costituisce inadempimento contrattuale e potrà determinare l’applicazione delle sanzioni previste nel Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro e nelle altre regolamentazioni di settore.
Il mancato rispetto del Regolamento da parte dei dirigenti e dei Tesserati per cui è in essere con la Polisportiva un rapporto di collaborazione può determinare anche la risoluzione di detto rapporto, fatta salva l’eventuale richiesta di risarcimento dei danni derivati.
Da ultimo, la Polisportiva si riserva di attuare tutti i necessari provvedimenti disciplinari nei confronti dei Soggetti Esterni che non si attengono a quanto previsto nel Regolamento e alle indicazioni dei Tesserati. I provvedimenti disciplinari sono adottati sulla base dei principi di (1) proporzionalità; (2) salvaguardia della reputazione della Polisportiva; (3) tutela dei Tesserati, soprattutto se Minori.
[1] Cfr. FIGC “Linee Guida”, art. 3; FIP “Linee Guida per la predisposizione dei modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione”, art.5; FIPAV “Linee Guida per l’adeguamento alle politiche di safeguarding”, art. 3